La Sardina – dalla cucina alla pesca – 4

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La sardina è una delle esche più utilizzate e di facile reperimento. Il suo innesco si effettua a tranci per insidiare i predatori

Sardina

La sardina è l’esca principe del Surfcasting, ottima da usare soprattutto nel periodo ottobre-dicembre e in estate come richiamo, costa poco, qualche euro per kilo. La lunghezza giusta è intorno ai 12 cm, in modo da poterla innescare intera, a filetti o solo la testa (il filetto è il modo più utilizzato).

Sardina
Filetti di sardina

Innesco della sardina

Per l’innesco si dispone la sardina su di un piano, e con una lama ben affilata si ottengono due filetti di circa 6 cm a partire dalla coda, si buca con l’amo la parte più larga e si dispone l’amo longitudinalmente al filetto con la punta verso fuori (esterna al filetto), oppure con la pelle verso l’esterno (ottimo soprattutto al tramonto per via del riflesso che lo fa sembrare un pesce in difficoltà), con l’uso del filo elastico, si avvolge il tutto creando un rotolo, molto resistente.

Una variante prevede un pezzo di polistirolo da mettere nel filetto, vola benissimo, e sopporta frustate incredibili, ma la sua durata in acqua è breve, perché perde molto velocemente l’odore, ed anche se l’innesco è perfetto, bisogna cambiarlo almeno ogni mezzora (si tasta il filetto con i polpastrelli delle dita, se non unge va cambiato).

Sardina
Sardine fresche

Questo tipo d’innesco è letale con tutti i predatori, dal grongo, al sarago o alla famigerata spigolona. L’amo deve essere a curva stretta e con gambo lungo (acciaio o carbonio) della misura minima del n°4 in modo da facilitare l’ingoio dello stesso.

Il terminale migliore è lo short rovesciato di diametri non troppo bassi (0.26 minimo), se il mare è mosso si usano ami storti, perché il pesce mangia a strappo e difficilmente ingoia, il terminale migliore è il Pater-noster con braccioli dello 0.40 di 30 cm massimo.

La testa s’innesca facendo passare l’amo fra gli occhi e fuoriuscire sul dorso dietro la scatola cranica.

Sardina sotto sale
Sardine sotto sale

Un altro innesco si ottiene tagliando la testa, infilando da qui un ago da sarda che va fatto fuoriuscire dalla coda, poi agganciamo il finale alla clips si tira l’ago che trascinerà il filo fuori della coda, si fa entrare il gambo dell’amo nella polpa e si fa un “nodo parlato” intorno alla coda con il finale, infine si lega il capo libero alla girella del trave.

Un altro innesco è mirato alla pesca di galla per le aguglie e le lecce stella. Questo innesco si ottiene sfilettando la sardina e tagliando il filetto in piccole strisce (a forma di sigaretta). Successivamente porzionare la striscia in base alla dimensione dell’amo (pesca di galla quindi ami da 8 a 12) e con l’ausilio di un ago da innesco passarla sull’amo in modo tale che lo copra lasciando la punta scoperta. A questo punto prendiamo il filo elastico e iniziamo, con delicatezza, a fare delle spire intorno al nostro innesco facendo attenzione a non tirare troppo per non rovinare la carne della sardina.

Trucchi e conservazione

In freezer

La sardina può essere conservata in freezer per molti mesi. Per attingere alle scorte in maniera rapida vi consiglio di separarle una dall’altra con della carta forno e riporle all’interno o di un contenitore o di una busta da freezer sigillata ermeticamente (il cibo in freezer potrebbe prendere il non gradevole odore del pesce).

In spiaggia

La carne della sardina risulta essere molto tenera rispetto ad altri pesci come i muggini, pertanto il consiglio è quello di preparare tutti gli inneschi necessari per tutta la battuta di pesca. Questa operazione consente alle carni di asciugarsi ed essere più consistenti e dure. L’ago da innesco e i giri di filo elastico rovineranno meno le carni e l’innesco sarà più duraturo in acqua pesci permettendo 🙂

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