Il lancio Pendulum-Cast – nato in Inghilterra – 21

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Il lancio Pendulum-Cast è nato in Inghilterra dal mitico John Holden ed è il più praticato al mondo. Ha un alto coefficiente di difficoltà.

lancio Pendulum-Cast

Il lancio Pendulum-Cast è nato in Inghilterra dal mitico John Holden ed è il più praticato al mondo. E’ il lancio più spettacolare e redditizio in assoluto, ma anche il più difficile da imparare per via della grande coordinazione che bisogna avere e soprattutto per la capacità di possedere i “tempi giusti”.

Provo a spiegarvelo, ma sarà molto difficile soprattutto a chi non l’ha mai visto eseguire.

Cominciamo con il dire che è un lancio con piombo in sospensione che va effettuato con una canna ripartita e di lunghezza non superiore ai 4 metri che permetta una azione veloce.

Si divide in due fasi principali, la pendolata(oscillazione del piombo) e il lancio vero e proprio, ovvero la rotazione del corpo e la fase di chiusura. La pendolata è importantissima, perché è il momento in cui la canna si carica, immagazzinando l’energia che poi restituirà nella fase di stacco del piombo.

Va eseguita in maniera perfetta, lenta e precisa ed è per questo che bisogna passare molto tempo a provare e riprovare questo movimento.

Solo eseguendo una pendolata perfetta si potrà fare un pendolare perfetto.

Come eseguire il lancio Pendulum-Cast

Ci si dispone rispetto al mare, quasi come per il lancio ground-cast, ma con una rotazione del corpo meno accentuata(rispetto al piano del mare 150° circa).

Mentre i piedi paralleli fra loro, non saranno più a 90° rispetto al mare ma a 110°-120°. Il peso del corpo naturalmente sarà tutto sulla gamba destra.

Braccia e canna avranno invece una posizione completamente diversa rispetto al ground, almeno in questa fase.

La canna è mantenuta verticale verso l’ alto e sarà tenuta in questa posizione quasi esclusivamente dalla mano destra che regge il mulinello (e la canna).

La mano sinistra appoggiata sul calcio della canna, sarà all’altezza dell’ascella destra, ad una distanza di 30-40 cm da questa e non ha soltanto il compito di sorreggere la canna, ma soprattutto quello di provocare il movimento che determinerà l’oscillazione del piombo.

Il braccio destro è alto e piegato, con il gomito di poco più alto della spalla.

L’impugnatura è abbastanza alta, e si determina posizionando il mulinello nella posizione che si ottiene mettendo il calcio della canna sotto l’ascella destra e stendendo il braccio destro sul manico.

Lì verrà posizionato il mulinello preferibilmente rotante con l’aiuto dei coaster(fascette che stringono). Dovete sapere che le canne due pezzi vengono quasi tutte vendute senza placca porta mulinello proprio per permettere questa regolazione!! 

Il braccio destro funzionerà da perno, da fulcro, e deve essere mantenuto immobile in quella posizione(questo è importantissimo).

Entrerà in gioco soltanto durante la fase di chiusura del lancio. Il drop è lungo, quasi oltre il mulinello, e il piombo è poco distante dalla canna, perché questa è poco inclinata.

Ecco questa che vi ho descritto è la posizione di partenza. Ora partiamo!!  Si tira la mano sinistra verso il petto con un colpo abbastanza secco.

La canna si inclinerà notevolmente e il piombo avrà una oscillazione verso avanti con una direzione come il nostro corpo (150° rispetto al mare).

Se fatta bene questa fase, il drop si stende in avanti, creando quasi una linea unica con la canna che si è di conseguenza disposta quasi parallelamente al terreno per via dell’azione della mano sinistra.

Quando succede questo(drop disteso), si imprime un altro colpo con la mano sinistra alla canna, spingendo in avanti(rispetto al petto) la mano sinistra. Questo richiamerà il piombo, che oscillando, ci passerà dietro la schiena, salendo alto, molto alto.

Noi in questo momento avremo la canna quasi come nella posizione di partenza del ground, cioè quasi parallela al terreno, e distante dal petto con il braccio sinistro completamente disteso davanti a noi.

IL BRACCIO DESTRO NON SI E’ MAI MOSSO(NE ALZATO NE ABBASSATO) IN QUESTA OPERAZIONE.

Dunque, il piombo sale fino ad un momento in cui non sentiremo più niente. Questa è la fase di stallo, la più importante.

È il momento in cui, bisogna “cogliere il tempo”, aspettare un attimo, e partire con la fase di lancio, esattamente come per il ground, gli stessi movimenti.

La differenza sta nel fatto che mentre noi ci giriamo, il piombo sta cadendo verso terra e quindi, quando giriamo la canna, questa si caricherà molto, perché il piombo farà una traiettoria circolare molto larga e questo imprimerà un’enorme spinta al piombo stesso che uscirà con una velocità di quasi 300 km orari, alto e profondo.

Se tutto ciò viene fatto bene, noi non avremmo fatto nessuna fatica, perché sarà la canna ad averla fatta per noi!!! E questo è molto difficile da credere.

La canna ideale deve avere una cima morbida in punta. Questo ci permette di avere una ottima oscillazione del piombo nella fase della pendolata.

È un lancio dove la forza conta poco, perché i metri si fanno con la tecnica e la velocità di rotazione della canna.

La cosa più importante sono la pendolata, che deve salire bene, limitando al massimo i movimenti e soprattutto la scelta dei tempi giusti. 

Qualche consiglio: non provate mai da soli, senza qualcuno che vi faccia vedere i movimenti dal vivo. Se potete fate qualche corso che ogni tanto viene organizzato qua e la per l’Italia.

Cominciate con una canna non molto rigida (Silstar challenge o Italcanna millennium, o Tecnofish all bass) e con un piombo non superiore ai 125 grammi. Vi risulterà più facile “girarvi”.

A pesca usate sempre il bait-clip (gancetto che si mette sul trave al quale si aggancia l’amo con l’esca e che provvederà a sganciare l’amo non appena il piombo tocca la superficie dell’acqua), altrimenti l’amo si può impigliare sulla schiena quando il piombo passa dietro la schiena stessa.

lancio Pendulum-Cast

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